Sono tornati entusiasti i titolari delle cinque aziende calabresi che hanno preso parte alla fiera Food & Hotel di Seoul.

Grazie alla Camera di Commercio di Catanzaro e alla sua azienda speciale PromoCatanzaro Delizie di Calabria s.r.l., Caseificio Fiore di Sant’Anna, Sapori Antichi, Dolcon s.rl. e Muraca s.r.l. hanno abbattuto i confini e portato i loro prodotti in un mercato nel quale alcuni di loro operano già da tempo.

Ed è positivo il bilancio di Francesco Viapiana, tra i protagonisti di questa missione imprenditoriale.

Come è andata questa esperienza in Corea?

Sono partito con lo spirito dell’esploratore alla ricerca di nuovi sbocchi commerciali, spinto in modo particolare dalla difficile situazione economica dell’Italia ed in particolar modo di quanto accade nel mercato agroalimentare  in Calabria. Mi riferisco, in particolare modo, ai nuovi scenari della distribuzione moderna che per effetto delle recenti acquisizioni ,ha spostato l’economia in favore di altre regioni (Puglia Campania ed Umbria in particolare ) in danno dell’economia del territorio.

Per questa ragione ho colto l’opportunità offerta dalla missione organizzata dalla Promocatanzaro e dalla Camera di Commercio di Catanzaro a sondare un mercato così distante sia logisticamente che culturalmente. Devo ammettere di essermi trovato  in un posto che immaginavo completamente diverso, forse per un errore di accostamento della Corea del Sud alla Corea del Nord: errore che confrontandomi con molti commettono spesso. La Corea è un Paese all’avanguardia, tecnologicamente ed economicamente, un Paese che negli ultimi anni cresce alla media del 6/7% annuo con anni che è cresciuto anche del 12%. Ho, infatti, trovato un’economia forte e vivace, arricchita dal vantaggio dei numeri, si pensi che Seoul ha 12 milioni di abitanti e che nel raggio di 30 km ci sono due megalapoli Incheon  con 9 milioni di abitanti dove ha sede l’aeroporto di Seoul e Gyeongiu con 12 milioni di abitanti, come dire gli abitanti di mezza Italia racchiusi in uno spazio di 50 km. Proprio la grande concentrazione di persone, mi ha fatto particolarmente riflettere: avendo trovato una città super organizzata logisticamente con strade cittadine  a dieci corsie, senza mai incontrare traffico e soprattutto senza mai vedere un’auto fuori posto: infatti i parcheggi in città sono tutti sotterranei; dove esiste una seconda città fatta per l’appunto di parcheggi e centri commerciali e servizi.
Altro grande stupore è stato riscontrare il livello di pulizia e ordine, fino al divieto di fumare persino per le strade della città. Infine da visitatore interessato ed attento all’aspetto commerciale ed economico, mi sono informato sul reddito medio dei lavoratori, che si attesta sui 3500,00 euro mensili; il che abbinato al grande numero di abitanti, fa di questo Paese  un’area di vero interesse per lo sviluppo commerciale delle nostre realtà produttive, confermando pertanto molto interessante la scelta di avviare relazioni commerciali in questa area”.


Quali sono state le tappe di questo viaggio?

Il viaggio lungo di per sé  (infatti abbiamo affrontato 12 ore di volo diretto da Roma a Seoul) è stato abbastanza confortevole ,ed arrivati a destinazione abbiamo ricevuto l’importante assistenza del Sig.Ilho; consulente per questa missione per conto della Camera di commercio, che ci ha fatto immergere, sin dalla prima ora, in Seoul  alla scoperta delle realtà commerciali della Corea.

Grandissima impressione  ho avuto nel visitare i grandi magazzini di SHINSEGAE department store la più grande realtà commerciale di beni di lusso della Corea del sud con 4000 punti di vendita in un format direi originale per la nostra cultura ma normale per le abitudini asiatiche. Colgo l’occasione, anzi, per ringraziare Ilho per la sua grande passione con la quale ci ha fatto scoprire Seoul con gli aspetti di business da cogliere e con le opportunità, che sono certo, molte imprese che hanno affrontato tanta strada, non mancheranno di cogliere.

Anche se ci vorrà  un pò di tempo perché a livello amministrativo e doganale esistono tante barriere ,che solo negli ultimi due anni sono state abbattute e pertanto proprio in virtù di ciò sarà importante essere veloci a cogliere le opportunità aperte di recente con mercati prima d’ora preclusi ,mi riferisco in modo particolare al mondo dei prodotti lattiero caseari che fino a due anni fa erano vietati da importare, divieto che permane invece per il mondo delle carni e degli insaccati.

Dopo esserci calati nella realta’ vivace di Seoul, il giorno seguente insieme al gruppo di operatori ci siamo recati in Fiera per allestire lo stand appositamente riservatoci con il supporto di ICE e dei loro assistenti il loco ed il giorno successivo ci siamo calati per 5 giorni ad accogliere visitatori provenienti da tutto l’est asiatico .

Un’esperienza  veramente di alto livello per la natura degli stessi operatori che hanno visitato il nostro stand, oltre a quelli istituzionali dell’ambasciatore Italiano a Seoul e del DSirettore generale della camera di comemrcio Italiana a Seoul, abbiamo incontarto iperatori del livello di Marriot hotel, di Hunday di Sansung per citarne solo alcuni dei piu conosciuti, ma anche operatori dell’Australia, Singapore, Giappone e Cina ,tutti di livello molto qualificato e con molto interesse per i nostri prodotti, confermato dalle relazioni stabilite e in essere ad oggi volte e superare come anticipato in premessa le barrire doganali in termini di documentazione sanitaria e veterinaria proprio a conferma che l’interesse dimostrato in occasione dei giorni della manifestazione sta procedendo consolidando l’interesse a d importare i nostri prodotti.

  1. Qual è stato il feedback riscontrato con gli utenti del posto?
    Abbiamo riscontrato un enorme interesse nei confronti di tutto lo stand della Calabria, le degustazioni offerte da tutti gli espositori hanno generato particolare apprezzamento. Credo siamo stati molto facilitati essendo il cibo made in Italy un cult per il popolo orientale.
    Molta curiosità hanno destato, anche, i formaggi, le conserve di pomodoro e il peperoncino.
  2. Quali sono i vostri prodotti più richiesti all’estero?
    Come detto in precedenza i formaggi, le conserve e il peperoncino sono stati maggiormente apprezzati; ma anche olio di oliva, sottoli e latte di mandorla.
  3. Ci sono altre missioni in programma?
    Abbiamo, da poco, partecipato ad una missione a Zurigo. Per 2019 sono già in programma le seguenti mete: Parigi, Colonia e Londra: mercati che abbiamo ritenuto interessanti innanzitutto perché più vicini  al nostro all’interno dell’Unione Europea e con meno vincoli riguardo alle regole per l’export riscontarti in Corea.
    La Camera di Commercio offre a mio avviso una grande opportunità per l’apertura di nuovi mercati, peccato che a volte gli operatori non colgano a pieno questa occasione. Motivo per cui sento di rivolgere loro un messaggio a seguire queste attività per due ragioni: come detto in premessa, il mercato calabrese per effetto della nuova configurazione è diventato piccolo, oltre il 60% è in mano a operatori di fuori regione pertanto queste opportunità vanno colte se si vuole puntare a crescere. Inoltre se si è più numerosi si è anche più forti”.