Gli agriturismi e gli ittoturismi, ovvero le forme di ristorazione gestite dai pescatori, possono beneficiare anche del bonus di filiera Italia per l’acquisto di prodotti Made in Italy a sostegno della ristorazione.
Lo rende noto la Coldiretti in riferimento ai contenuti del Dl Ristori 4 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Il ristori-quater – spiega la Coldiretti – chiarisce che i contributi, la cui domanda può essere presentata fino al 15 dicembre attraverso il Portale della ristorazione o presso gli sportelli degli uffici postali, spettano agli agriturismi a prescindere dal codice ATECO utilizzato per l’esercizio delle attività di alloggio e ristorazione e supera i dubbi interpretativi che erano sorti a seguito del decreto-legge permettendo agli operatori agrituristici di accedere al bonus ristorazione anche, come chiarito dallo stesso Ministero, in relazione alla cessione di prodotti agricoli tra azienda agricola e azienda agrituristica connessa.
Un chiarimento importante che risposte alle sollecitazioni della Coldiretti impegnata nella campagna di mobilitazione #mangiaitaliano per sostenere l’intero sistema agroalimentare nazionale che è diventato la prima realtà economica del Paese con la responsabilità di garantire un adeguato approvvigionamento alimentare all’intera popolazione di fronte alla pandemia.
Gli agriturismi che in questi anni hanno dato impulso ad un turismo autenticamente “rurale e di qualità”, oltre a favorire la multifunzionalità, – sottolinea la Coldiretti – sono realtà duramente colpite dalla crisi generata dalla pandemia, a causa delle limitazioni agli spostamenti e il crollo del turismo, secondo le analisi di Campagna Amica. Il crollo delle presenze a causa delle limitazioni agli spostamenti a fine anno – precisa la Coldiretti – arriva dopo che il primo lockdown ha azzerato le visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza degli stranieri che nella nostra regione aveva assunto dimensioni importanti e cominciava a rappresentare la maggioranza degli ospiti degli agriturismi. Si tratta – conclude Coldiretti – di un colpo drammatico ad un sistema che in Calabria può contare su circa 400 strutture operanti con 12200 posti a tavola e circa 1500 posti letto e che lo scorso anno hanno sviluppato un valore di circa 32 milioni di euro.