Il Presidente di Confindustria Catanzaro, vicepresidente di Unindustria Calabria e componente nazionale Daniele Rossi, oggi a Roma ha partecipato, in qualità di componente, al Consiglio generale di Confindustria.

Tanti i temi al centro del confronto tra i vertici confindustriali alla presenza del Presidente nazionale Enzo Boccia e dell’ex presidente Emma Marcegaglia, a cui è stata affidata la presentazione degli ottimi risultati ottenuti dall’università LUISS “Guido Carli”, ormai stabilmente tra i migliori atenei d’Europa. Dopo il minuto di raccoglimento per la scomparsa di Sergio Marchionne, al centro del confronto il Decreto Dignità, il provvedimento governativo le cui ripercussioni – da stime dello Stato – rischiano di complicare il futuro economico e occupazionale del Paese: «La posizione di Confindustria sul Decreto Dignità – ha spiegato  Rossi – è ben chiara: siamo critici con le prospettive che prevediamo possano derivare da un’iniziativa del genere perché, da imprenditori, conosciamo la realtà produttiva e occupazionale a cui ci riferiamo. Non è un attacco al Governo, ma è una critica, che mi auguro sarà intesa come costruttiva, per far comprendere come il problema su cui operare sia soprattutto il costo del lavoro e pressione fiscale sulle imprese. Così si favorirebbe la scelta dei datori di lavoro di proporre contratti a tempo indeterminato».

«C’è bisogno di riportare al centro dei piani di sviluppo nazionale l’industria e il suo indotto – ha aggiunto Rossi -. Confindustria rappresenta 160mila aziende in Italia che danno lavoro a 5,5 milioni di persone. Dar vita a politiche capaci di rafforzare il sistema industriale, significa rafforzare il Paese, la sua classe produttiva e quindi stabilizzare le prospettive di crescita sociale ed economica. Ancor di più questo discorso vale per la Calabria ed è proprio questo il tema su cui, assieme al presidente di Unindustria Natale Mazzuca stiamo cercando di operare in sede di confronto nazionale».